Passione

Aforismi

Ambrose Bierce

Abbandonare. Fare un piacere a qualcuno, liberandolo della vostra presenza.
Abbondanza. Condizione che permette di rifiutare, grazie alla Provvidenza, l'elemosina al povero.
Abuso. Si parla di abuso di potere quando l'autorità viene esercitata in modo a noi sgradito.
Accusare. Dichiarare le colpe e i difetti di qualcun altro, specialmente per giustificarsi di avergli fatto torto.
Accusatore. Ex amico; persona a cui si è reso almeno un importante servizio.
Adolescente. Dicesi di chi sta lentamente guarendo dall'infanzia.
Aforisma. Saggezza predigerita.
Aiutare. Aumentare il numero degli ingrati.
Alba. L'ora di andare a letto per gli uomini ragionevoli. Certi vecchi invece preferiscono alzarsi a quell'ora, fare un bagno freddo e una lunga passeggiata a stomaco vuoto e mortificare la carne in altro modo. Essi attribuiscono con orgoglio a queste sane abitudini il loro vigore e l'età raggiunta. In realtà sono ancora vivi e vegeti non in virtù, ma a dispetto delle loro abitudini. La ragione per cui si trovano soltanto persone molto robuste che abbiano adottato tale linea di condotta è che tutti gli altri che ci hanno provato sono morti.
Amicizia. Una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in buone acque, ma riservata a una sola quando le acque si fanno difficili.
Ammirazione. La nostra cortese ammissione che un altro ci somiglia.
Amore platonico. Nome demenziale per la reciproca attrazione fra un'impotenza e una frigidità.
Amore. Malattia temporanea curabile col matrimonio o sottraendo il paziente alle influenze che hanno scatenato la malattia. È talora fatale, ma più spesso per il medico che per il paziente.
Amore. Nevrosi passeggera guaribile con il matrimonio.
Amore. Parola inventata dai poeti per far rima con cuore.
Angoscia. Malattia che si contrae davanti al continuo spettacolo della prosperità di un amico.
Antipatia. Sentimento ispirato dall'amico di un amico.
Apatico. Sposato da sei settimane.
Applauso. L'eco di un luogo comune.
Architetto. Persona che disegna un progetto della vostra casa e progetta disegni sul vostro denaro.
Arte. Parola che non ha nessuna definizione.
Aspettativa. Lo stato o condizione di spirito che, nel processo delle emozioni umane, è preceduto dalla speranza e seguito dalla disperazione.
Assurdità. Una dichiarazione o convinzione manifestamente incoerente con la propria opinione.
Astemio. Un debole che cede alla tentazione di negarsi un piacere.
Audacia. Una delle più notevoli qualità dell'uomo quando è in una posizione inattaccabile.
Bacco. Divinità di comodo, inventata dagli antichi come scusa per ubriacarsi.
Barba. I peli che abitualmente si tagliano coloro che giustamente detestano l'assurda usanza cinese di radersi il capo.
Bellezza: il potere per mezzo del quale una donna affascina un amante e terrorizza un marito.
Bruttezza. Dono che gli dei fanno a certe donne, e che rende possibile la virtù senza l'esercizio dell'umiltà.
Calamità. Le calamità sono di due tipi: la nostra sfortuna e la fortuna degli altri.
Cavolo: ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.
Cervello. Un apparato col quale pensiamo di pensare.
Chiesa. Luogo in cui il pastore adora Dio e le donne adorano il pastore.
Cinico. Mascalzone che, a causa di un difetto alla vista, vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.
Citazione. Ripetizione erronea di parole altrui.
Colpevole. Trattasi sempre di un'altra persona.
Compromesso. Sistemazione di un conflitto tra interessi diversi tale che dà a ciascuno dei contendenti la soddisfazione di pensare di aver avuto ciò che non gli spettava e di non essere stato privato di nulla tranne che di ciò che gli era dovuto.
Confessione. Sacramento per cui il sacerdote si dispone a perdonare i peccati grossi in cambio del piacere di sentirsi raccontare quelli piccoli.
Confine. In geografia politica, linea immaginaria tra due nazioni, che separa i diritti immaginari dell'una dai diritti immaginari dell'altra.
Congratularsi vuol dire esprimere con garbo la propria invidia.
Conoscente. Una persona che conosciamo abbastanza bene per chiederle un prestito, ma non abbastanza per prestarle dei soldi.
Conto corrente. Offerta volontaria al mantenimento della vostra banca.
Conversazione. Una fiera dove si sfoggiano i prodotti più vani dell'intelligenza, e in cui ogni espositore è troppo intento a sistemare la propria merce per prestare attenzione a quella del proprio vicino.
Corruzione. Ciò che permette a un rappresentante del governo di vivere onestamente del proprio stipendio senza discutibili speculazioni.
Cristiano: seguace degli insegnamenti di Cristo solo finché non intralcino i peccati a cui si dedica più volentieri.
Critico. Persona che si vanta di essere incontentabile perché nessuno si sforza di compiacerla.
Demagogo. Un avversario politico.
Denaro. Una benedizione che non ci è di alcun vantaggio se non quando ce ne separiamo. È una patente di cultura e un passaporto per il bel mondo.
Depressione. Particolare condizione di spirito provocata da una barzelletta sul giornale, uno spettacolo comico o la contemplazione del successo altrui.
Derisione. L'argomento inefficace con cui uno stolto immagina di avere trovato risposta al disprezzo del saggio.
Destino. L'autorità di un tiranno per un crimine e la scusa di uno sciocco per un fallimento.
Destino. Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.
Devozione. Leggera forma di aberrazione mentale provocata da cause diverse; in amore da un surplus di pressione sanguigna; in materia religiosa da dispepsia cronica.
Diagnosi. Talento molto sviluppato fra i medici che consiste nell'intuire l'entità del conto in banca del paziente in modo da poter stabilire quanto a lungo debba essere ammalato.
Diario. Documentazione quotidiana di una parte della propria vita che si può raccontare a se stessi senza arrossire.
Diavolo. Responsabile di tutte le nostre pene e padrone di tutte le cose belle e allettanti di questo mondo. È stato creato dall'Onnipotente, ma è stato condotto sulla terra da una donna.
Diffamare. Mentire a proposito di qualcuno e dire la verità a proposito di un altro.
Dilettante. Pubblica calamità che scambia il gusto con il talento e confonde la sua ambizione con le sue capacità effettive.
Diluvio universale. Primo notevole tentativo di battesimo; risciacquò i peccati (e i peccatori) del mondo.
Dimettersi. Rinunciare a un onore per un vantaggio, o rinunciare a un vantaggio per un vantaggio maggiore.
Dio usa le guerre per insegnare la geografia alla gente.
Diplomazia. L'arte patriottica di mentire per il proprio paese.
Discriminare. Notare i particolari per cui una persona o una cosa è, se possibile, più riprovevole di un'altra.
Discussione. Uno dei tanti metodi per confermare gli altri nei loro errori.
Disonestà. Importante elemento per il successo in affari cui le scuole commerciali non hanno ancora riconosciuto la dovuta preminenza fra le materie di insegnamento, sostituendola indegnamente con l'arte di scrivere.
Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.
Dittatore. Capo di una nazione che preferisce la pestilenza del dispotismo alla peste dell'anarchia.
Dolore. Stato d'animo particolare che può essere di origine fisiologica, se il corpo subisce qualche malanno, o psicologica, se ci tocca assistere alla fortuna di qualcun altro.
Dottore. Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.
Dovere. Ciò che ci spinge inflessibilmente in direzione del profitto, lungo la via del desiderio.
Eccentricità. Metodo per distinguersi così facile che gli sciocchi vi ricorrono per accentuare la propria incapacità.
Educazione. L'ipocrisia più accettabile.
Egocentrico. Persona dai gusti volgari, più interessata a sé stessa che a me.
Egoismo. Padre di tutte le virtù.
Egoista. Persona priva di considerazione per l'egoismo altrui.
Eguaglianza. In campo politico è quella condizione immaginaria in cui vengono contati i crani invece dei cervelli, il merito è determinato dalla sorte e i castighi dalle promozioni.
Eguale. Non peggiore di qualcos'altro.
Elettore. Colui che gode del sacro privilegio di votare per l'uomo scelto da un altro uomo.
Elezione. Semplice artificio mediante il quale una maggioranza dimostra a una minoranza che sarebbe follia tentare di resistere.
Elogio. Apprezzamento riservato a chi gode i vantaggi di essere ricco e potente, o il privilegio di essere morto.
Eloquenza. Metodo per convincere gli sciocchi.
Emancipazione. Fenomeno per cui uno schiavo sfugge alla tirannia altrui per piegarsi al dispotismo del proprio ego.
Emigrante. Un ingenuo convinto che un paese possa essere migliore di un altro.
Empietà. L'altrui irriverenza nei confronti del mio dio personale.
Entusiasmo. Intemperanza giovanile curabile con piccole dosi di pentimento collegate a un'intensa terapia di esperienza.
Errare. Credere o agire in modo contrario alle nostre convinzioni e ai nostri atti.
Erudizione. 1. Polvere di un vecchio libro versata in un cranio vuoto. 2. Il tipo di ignoranza che distingue lo studioso.
Esercito. Categoria del tutto improduttiva che difende il suolo della patria divorando tutto ciò che potrebbe attirare un nemico o fargli desiderare di invaderlo.
Esperienza. La somma di quelle conoscenze che ci permettono di cambiare gli errori della gioventù con quelli della vecchiaia.
Essere positivi significa essere fraintesi sottovoce.
Età avanzata. Momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si possono ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Famiglia. Unità composta di individui che vivono nella stessa casa. È formata da marito, moglie, bambini, servi, cane, gatto, uccellino, scarafaggi, cimici e pulci. Tutti a costituire insieme la «base» della moderna società civile.
Famoso. Infelice in maniera cospicua.
Fanciullezza. Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
Fantasma. Espressione materiale e visibile di una paura interiore.
Farmacista. Complice del medico, benefattore del becchino e fornitore della famiglia dei vermi.
Farsa. Una breve commedia di solito recitata dopo una tragedia allo scopo di aumentare la prostrazione dello spettatore dotato di senso critico.
Favola. Una piccola bugia per illustrare qualche importante verità.
Fede. Credere senza prove a ciò che ci viene detto da uno che parla senza cognizione di causa di cose senza paragone.
Fedeltà. Virtù particolare che contraddistingue coloro che stanno per essere traditi.
Fegato. Organo di dimensioni rilevanti e di colore rosso che la provvida natura ci ha cortesemente fornito per consentirci di avere attacchi di bile.
Felicità. Gradevole sensazione suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.
Felicità. Strada con molte diramazioni che conduce dal nulla a nessun posto.
Fidanzati. La condizione di un uomo e di una donna, che, piacendosi a vicenda e dispiacendo ai loro amici, sono ansiosi di propiziarsi la simpatia generale.
Filantropo. Vecchio signore ricco e solitamente calvo, che si è allenato a fare un ghigno ogni volta che la coscienza gli rimorde il portafoglio.
Filosofia. Strada con molte diramazioni, che conduce dal nulla a nessun posto.
Follia. Quel dono e facoltà divina la cui creativa e sovrana energia ispira la mente dell'uomo, guida le sue azioni e adorna la sua vita.
Fotografia. Dipinto eseguito dal sole, nella più totale ignoranza dei rudimenti dell'arte.
Frode. La vita del commercio, l'anima della religione, la lusinga del corteggiamento e la base del potere politico.
Funerale. Uno spettacolo con cui attestiamo il nostro rispetto per il morto arricchendo l'impresario delle pompe funebri, e corroboriamo il nostro dolore con una spesa che rende più profondi i nostri gemiti e raddoppia le nostre lacrime.
Futuro. È il tempo in cui i nostri affari prosperano, i nostri amici sono sinceri e la nostra felicità è assicurata.
Gatto. Un soffice indistruttibile automa cui la natura ha riservato la prerogativa di essere preso a calci quando nella cerchia domestica le cose vanno storte.
Gelosia. L'altra faccia dell'amore.
Geloso. Eccessivamente preoccupato di conservare una cosa che si può perdere solo se non vale la pena averla.
Gentile. Esperto nell'arte e nella pratica della dissimulazione.
Genuino. Autentico, sincero, come una genuina contraffazione, una genuina ipocrisia, eccetera.
Ghigliottina. Ordigno che dà a un francese ottime ragioni per scrollare le spalle.
Ginnasta. Uomo che ha il cervello nei muscoli.
Gioia. Emozione che può essere suscitata nei modi più svariati; uno dei gradi più alti di intensità che può raggiungere ha comunque origine dalla contemplazione dell'altrui dolore.
Giorno. Viene così chiamato quel periodo di tempo composto di ventiquattro ore, in gran parte mal spese. Tale periodo si suddivide in due parti, il giorno vero e proprio e la notte, o giorno improprio: il primo è consacrato ai peccati d'ordine professionale, il secondo a quelli d'altro genere. Ma bisogna dire che fra i due tipi di attività sociale esistono continui scambi e sovrapposizioni.
Giustizia. Un articolo che lo stato vende, in condizioni più o meno adulterate, al cittadino, in ricompensa della sua fedeltà, delle tasse e dei servizi resi.
Gratitudine. Un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.
Grazia. Atto mediante il quale si condona una pena e si restituisce o si riconsegna l'imputato a una vita di delitti, aggiungendo al fascino del crimine la tentazione dell'ingratitudine.
Guerra. Un sottoprodotto della pace.
I vostri amici non sapranno molto, ma sanno sempre ciò che farebbero al vostro posto.
Idiota. Membro di una grande e potente tribù che nel corso dei secoli ha sempre esercitato un dominio assoluto sulle vicende umane.
Idolo. Immagine o rappresentazione simbolica di un oggetto di culto. Anche se alcuni idoli sono sufficientemente brutti per essere divini, non è sostenibile che le immagini vengano idolatrate in sé e per sé da tutte le popolazioni della terra. Va anzi precisato che gli onori tributati agli idoli vengono giustamente deprecati dai veri credenti: costoro ben sanno come un essere dotato di testa non possa essere onnisciente; se provvisto di mani, non possa essere onnipotente; se collegato a un corpo, non possa essere onnipresente. D'altronde, nessuna divinità, in qualche modo contaminata dall'esistenza, potrebbe soddisfare pienamente le nostre esigenze.
Il conto corrente è un'offerta volontaria al mantenimento della vostra banca.
Il riconoscimento degli altrui errori è il maggior dovere impostoci dall'amore per la verità.
Illusione. La madre di una rispettabilissima famiglia che comprende Entusiasmo, Affetto, Abnegazione, Fede, Speranza, Carità e tanti altri bei figli e figlie.
Immaginazione. Un emporio di fatti sotto la direzione congiunta di un poeta e di un bugiardo.
Imperturbabile. Dotato di grande forza morale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.
Imprudenza. Una particolare sorta di fascino che conferisce maggior piacere al peccato e vale a mitigare la squallida monotonia delle buone azioni.
Incidente. Avvenimento inevitabile dovuto all'azione di immutabili leggi naturali.
Incompatibilità. In un matrimonio significa avere gli stessi gusti, ad esempio il gusto del comando.
Incoraggiare. Confermare uno stolto nella follia che incomincia a costargli cara.
Infanzia. Il periodo della vita umana intermedio tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dal peccato dell'età adulta ed a tre dai rimorsi dall'età.
Ingenuità. Qualità assai attraente che le donne riescono a conquistare dopo lungo studio e intenso allenamento con gli ammiratori maschi, i quali si compiacciono di credere che ciò somigli al candore della loro giovinezza.
Ingiustizia. Un peso che, fra tutti quelli che addossiamo agli altri, o portiamo noi stessi, risulta leggerissimo quando viene dalle nostre mani, e pesantissimo quando ci grava sulle spalle.
Ingrato. Chi riceve un beneficio da parte di un altro, o sia comunque oggetto di carità.
Innocenza. Stato o condizione di un criminale il cui avvocato sia riuscito a comprare la giuria.
Insulto. Motto di spirito cui non si riesce a rispondere.
Intelligenza. Nella nostra civiltà, e nella nostra forma di governo repubblicano, l'intelligenza è tenuta in così alta considerazione che la si esonera automaticamente dal peso di qualsiasi pubblico ufficio.
Inventore. Persona che fabbrica un marchingegno con ruote, leve e molle, e lo chiama progresso.
Investigatore. Funzionario incaricato dalla città o dalla contea di fare complesse indagini per scoprire che è stato commesso un delitto.
Ipocrita. Dicesi di persona che, professando virtù che non rispetta, si procura il vantaggio di trasformarsi, agli occhi di tutti, in ciò che più disprezza.
Ipocrita. Un uomo che ha assassinato entrambi i genitori, e poi ha chiesto clemenza alla corte perché era orfano.
Irreligiosità. La più diffusa fra tutte le grandi religioni della terra.
Irriverente. Non particolarmente riguardoso nei confronti del benessere, della felicità, del comfort o dei desideri degli altri. Si possono definire tali il colera, il vaiolo, il serpente a sonagli e i giornali satirici.
L'amicizia è una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in acque tranquille, ma riservata ad una sola quando il mare si fa agitato.
L'egoista è una persona di cattivo gusto, più interessata in se stessa che in me.
L'omeopata e' l'umorista della professione medica.
L'ospitalità è la virtù che ci induce a nutrire e ospitare alcune persone che non hanno bisogno né di essere nutrite né di essere ospitate.
La donna sarebbe più affascinante se si potesse cadere tra le sue braccia senza cadere nelle sue mani.
La lode è l'omaggio da noi reso a opere che somigliano alle nostre ma che, naturalmente, non le eguagliano.
La paura non ha cervello: è stupida.
Ladro. Termine popolare per designare una persona che ottiene con successo la proprietà altrui.
Lapidare. Rimproverare a suon di pietre.
Lasciare in eredità. Dare generosamente a un altro quello che ormai a qualcuno bisogna pur concedere.
Libertino. Letteralmente un uomo liberato, che pertanto è libero di essere schiavo delle sue passioni.
Libertà. 1. Esenzione da un piccolo numero di vincoli tra le migliaia imposte all'uomo. 2. Sistema politico di cui ogni nazione ritiene di possedere il monopolio. 3. Uno dei beni più preziosi dell'immaginazione.
Linguista. Persona che sa teorizzare sulle lingue degli altri assai più di quanto sappia usare la sua.
Logica. L'arte di pensare e ragionare in stretto accordo con le limitazioni e le incapacità dell'umana incomprensione.
Lunare. Abitante della Luna, da non confondersi con il lunatico che dalla luna è invece abitato.
Magia. L'arte di convertire la superstizione in moneta sonante.
Magistrato. Un ufficiale giudiziario a giurisdizione limitata e incapacità illimitata.
Malattia. Sovvenzione offerta dalla natura alle scuole di medicina. Ricca provvigione per il mantenimento degli impresari di pompe funebri. Sistema di rifornire i vermi delle tombe di carne non troppo secca e dura per scavarvi tunnel e riempirli.
Maledire. Colpire piuttosto energicamente con violenza di tipo verbale. Tale operazione nella letteratura, e soprattutto nel teatro, risulta di solito fatale alla vittima. Con tutto ciò il pericolo di una maledizione non viene preso molto sul serio nel fissare l'ammontare dei premi di un'assicurazione sulla vita.
Mano. Singolare strumento inserito all'estremità del braccio umano e di solito infilato nelle tasche altrui.
Marcia. Nelle vicende di ogni esercito è quella corrente che si muove diretta dall'attrazione del bottino.
Martire. Dicesi di chi procede con più o meno ben dissimulata riluttanza verso una morte desiderata.
Mascalzone. Gentiluomo alla rovescia, le cui qualità sono state accuratamente messe in mostra come le ciliege al mercato, e cioè con le più belle in alto e bene in vista, mentre poi qualcuno commette l'errore di aprire la cassetta dalla parte sbagliata.
Matrimonio. Lo stato o condizione di una piccola comunità, costituita da un padrone, una padrona e due schiavi; in tutto due persone.
Mattatoio. Luogo dove bestie massacrano altre bestie. È situato in genere a una certa distanza dagli abitati della specie umana, in modo che chi mangia carne non sia disturbato dalla vista del sangue.
Mattino. La fine della notte e l'alba dello scoramento.
Medico: Uno a cui affidiamo le nostre speranze quando malati e i nostri cani quando sani.
Mela. Causa della giusta cacciata del primo uomo dal Paradiso terrestre: dato che si trattava di una mela acerba, il primo uomo aveva fatto malissimo a mangiarla.
Mendicante. Una calamità escogitata appositamente per far soffrire il ricco.
Mendicità. La condizione di chi ha fatto affidamento sulla solidarietà degli amici.
Merito. Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
Metropoli. La roccaforte del provincialismo.
Ministro. Agente con molto potere e poca responsabilità.
Miracolo. Atto o evento che non rientra nell'ordine naturale delle cose, e non si può spiegare, come ad esempio vincere contro una normale mano di quattro re e un asso con quattro assi e un re.
Moda. Despota che il saggio mette alla berlina, sottoponendosi tuttavia ai suoi dettami.
Moglie. Una donna con uno splendido avvenire dietro le spalle.
Monologo. L'attività di una lingua priva di orecchi.
Monumento. Costruzione che intende commemorare qualcosa o qualcuno che in genere o non ne ha bisogno o non ne ha il diritto. Particolarmente assurdo è poi il monumento al milite ignoto, vale a dire un monumento per perpetuare la memoria di chi memoria non ha lasciato.
Morale. Conforme a valori locali e mutevoli. Ha comunque la prerogativa di essere di generale comodità.
Mulo. Un ripensamento della Creazione.
Naso. L'estremo avamposto della faccia. Si sa che il naso raggiunge il massimo della felicità quando può ficcarsi negli affari altrui.
Nemico. Un astuto mascalzone che ti ha reso certi servigi scomodi da ricambiare.
Nichilista. Un russo che nega l'esistenza di qualsiasi cosa tranne Tolstoj. Capo di questa scuola è Tolstoj.
Noioso. Una persona che parla quando voi vorreste che vi ascoltasse.
Non baciare la moglie del tuo prossimo, a meno che questi non accarezzi la tua.
Non lavorare nella giornata di sabato, ma vai a vedere giocare la squadra di calcio.
Non nominare il nome di Dio invano. Scegli il momento più opportuno per l'effetto.
Non uccidere, e non favorire coloro che uccidono; non pagare il conto del tuo macellaio.
Nostalgico. Dicesi di chi si trova all'estero senza una lira.
Notorietà. La fama del nostro rivale nella corsa ai pubblici onori. Il genere di celebrità più accessibile e soddisfacente per i mediocri. Una scala di Giacobbe che conduce al palcoscenico del "vaudeville", con angeli che salgono e scendono.
Nozze. Cerimonia nella quale due persone si impegnano a diventare una, una persona si riduce al nulla, e il nulla da allora sarà più sopportabile.
Nudità. La qualità dell'arte che risulta più penosa ai puritani.
Oblio. Il cimitero della fama, dove si raffreddano tristemente le più accese speranze. Qui gli autori più ambiziosi incontrano la loro opera senza alcun orgoglio e si ritrovano a faccia a faccia con i colleghi di maggior successo senza provare invidia alcuna. Un dormitorio sprovvisto di sveglia.
Odio. Il sentimento più appropriato di fronte all'altrui superiorità.
Omeopata. L'umorista della professione medica.
Omeopatia. Teoria e pratica medica che mira a curare le malattie degli sciocchi. Poiché non sempre li cura e spesso li conduce alla tomba, tale scienza viene derisa dagli ignoranti e molto apprezzata dai saggi.
Onora i genitori. Ciò rende le tariffe dell'assicurazione sulla vita più basse.
Opporsi. Prestare la propria assistenza, facendo ostruzionismo e obiezioni.
Opportunità. Occasione favorevole per acquistare una delusione.
Opposizione. In politica, il partito che, tagliandogli le gambe, impedisce al governo di correre verso la rovina.
Oratoria. Congiura tra pensiero e azione ai danni delle facoltà intellettive. Una forma di tirannide in parte temperata dalla stenografia.
Oro. Metallo giallo molto apprezzato per la sua utilità nei vari tipi di rapina che passano sotto il nome di commercio.
Ospedale. Luogo dove il malato riceve di solito due diversi tipi di trattamento: medico da parte del dottore, inumano da parte degli infermieri.
Ospitalità. La virtù che ci induce a nutrire e ospitare alcune persone che non hanno bisogno né di essere nutrite né di essere ospitate.
Ostilità. Reazione particolarmente vivace alla sovrappopolazione terrestre. Essa si esprime in modi diversi e viene classificata in attiva e passiva, come rispettivamente il sentimento di una donna verso le sue amiche o quello che prova per tutte le altre donne.
Ostinato. Chi si dimostra refrattario alla verità, nonostante la nobiltà e l'impegno delle nostre argomentazioni. L'emblema popolare dell'ostinazione è il mulo, animale peraltro intelligentissimo.
Ottimismo. Dottrina o credo che vede tutto bello, incluso il brutto; tutto buono, soprattutto il male; e tutto giusto, particolarmente ciò che è sbagliato. È professato con la più grande tenacia da coloro che sono abituati a cadere in disgrazia, e si rivela il più delle volte in stolidi sorrisi e sogghigni scimmieschi. Essendo una fede cieca e assoluta, non si può confutare in alcun modo, per quante prove in contrario si adducano; in breve, si tratta di una malattia dell'intelletto che viene curata solo dalla morte. È anche ereditaria, ma per fortuna non contagiosa.
Ottimista. Sostenitore della dottrina secondo la quale il nero è bianco.
Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
Pace. Nel diritto internazionale, si definisce così un periodo di inganni reciproci compreso fra due fasi di combattimento aperto.
Parlamento. Organo di governo preposto al compito di abrogare le leggi.
Patriota. Così si definisce chi antepone gli interessi di una parte a quelli di un tutto. Pedina senza difesa nelle mani di statisti e conquistatori.
Patriottismo. Combustibile di poco prezzo utilizzato da chiunque sia sufficientemente ambizioso da voler dare lustro al suo nome. Nel famoso dizionario del dottor Johnson, il patriottismo si definisce come l'ultimo rifugio di una canaglia; ma, con tutto il rispetto dovuto a un collega stimabilissimo (ancorché minore), mi permetto di fare osservare che si tratta invece del primo.
Pazienza. Forma minore di disperazione, travestita da nobile virtù.
Pazzo. Chi ha il vizio di credere che tutti gli altri siano tali.
Pentimento. Un sentimento che di rado turba la gente, almeno finché le cose non cominciano ad andare male.
Perdono. Abile mossa per impedire che il trasgressore stia all'erta in modo da poterlo cogliere con le mani nel sacco la volta successiva.
Perseveranza. Meschina e squallida virtù, grazie alla quale i mediocri riescono a ottenere ingloriosi successi.
Pessimismo. Atteggiamento filosofico imposto, a dispetto delle più radicate convinzioni, dalla scoraggiante prevalenza degli ottimisti con le loro speranze da spaventapasseri e i loro stolidi, esasperanti sorrisi.
Piacere. Emozione generata da un vantaggio personale o da uno svantaggio altrui.
Pianoforte. Utensile da salotto, molto usato per castigare il visitatore impenitente. Lo si mette in funzione premendo sui tasti e deprimendo il morale degli ascoltatori.
Pigrizia. Un'ingiustificata rilassatezza di costumi da parte di una persona di basso ceto.
Pittura. L'arte di proteggere superfici piane dalle intemperie esponendole ai rischi della critica. Anticamente, pittura e scultura apparivano combinate nel medesimo lavoro, in quanto gli antichi dipingevano le loro statue. Al giorno d'oggi, la sola alleanza fra le arti sta nel fatto che il pittore lavora di intaglio sulle tasche del cliente.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.
Plagio. Coincidenza letteraria composta da una prima messa in dubbio e da una onorevole posterità.
Poligamia. Ottima cosa, ma il troppo stroppia.
Politica. Modo di guadagnarsi la vita simile a quello dei settori più squallidi della delinquenza abituale. Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privati.
Porto. Luogo dove le navi trovano riparo dalle tempeste e si espongono alla furia dei dazi doganali.
Possibile. Lo è qualsiasi cosa per chi abbia sufficiente perseveranza. E denaro.
Poveri. Infelici che non sono in grado di pagare le tasse.
Pregare. Pretendere che le leggi dell’universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
Pregiudizio. Opinione senza fissa dimora e priva di documentabili mezzi di sussistenza.
Presente. Parte dell'eternità che separa la sfera della delusione da quella della speranza.
Presunzione. Il rispetto di se stessi in coloro che non ci piacciono.
Prete. Gentiluomo che sostiene di conoscere la giusta direzione per raggiungere il Paradiso, e pretende di estorcerci un pedaggio per quel tratto di strada.
Prigione. Pensione di terza categoria per chi è affetto da temporanei disturbi nervosi, e non ha amici in grado di farlo ricoverare in istituti più eleganti.
Principe. Un giovin signore che offre il suo amore alle contadine nelle storie romantiche e alle mogli dei suoi amici nella vita.
Privilegio. Il diritto di respirare, senza doverselo acquistare allungando una mancia.
Processo. Inchiesta formale appositamente designata per ribadire e registrare pubblicamente la specchiata onesta di giudici, avvocati e giurati. Allo scopo di provvedere un efficace contrasto si ricorre a un altro elemento, definito via via come imputato, accusato o prigioniero.
Processo. Macchina in cui si entra maiali e si esce salsicce.
Proibito. Investito di un nuovo irresistibile fascino.
Prossimo: uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.
Prudente. Chi crede al dieci per cento di ciò che sente, a un quarto di ciò che legge e alla metà di ciò che vede.
Purgatorio. Scomoda gattabuia dove le anime sono imprigionate finché un parente non le fa uscire pagando la cauzione.
Puritano. Un pio e devoto gentiluomo che credeva fermamente nel diritto di tutti a comportarsi come a lui sembrava giusto.
Quando gli sciocchi chiedono un consiglio è soltanto perché sperano di sentirsi approvare la decisione che essi hanno già preso.
Quando il tuo amico ti tiene teneramente le mani puoi stare tranquillo, perché puoi tenere d'occhio le sue.
Ragionare. Calcolare le probabilità sulla bilancia dei desideri.
Rapporto intimo. Relazione nella quale vengono trascinati degli sciocchi per la loro mutua distruzione.
Realtà. Il sogno di un filosofo impazzito.
Reato. Infrazione alla legge che ha minor dignità di un crimine e non costituisce motivo sufficiente per essere ammesso nella crème del delitto.
Redenzione. Particolare dottrina che costituisce uno dei misteri fondamentali della nostra santa religione; chi ha fede in essa non perirà mai e avrà una vita eterna per cercare di capirla.
Relazioni. Le persone alle quali andate a far visita o che vengono a visitare voi, a seconda se sono ricchi o poveri.
Religione. Reverenza per l'Ente Supremo, nella misura in cui lo si concepisce a immagine e somiglianza dell'uomo. 2. Figlia della Speranza e del Timore che spiega all'Ignoranza la natura dell'Inconoscibile.
Ribelle. Chi sostenga un nuovo malgoverno che non è riuscito a imporre alla maggioranza.
Ricchezza. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.
Rifiuto. Ci sono vari tipi di rifiuto, graduati secondo una scala discendente di finalità: il rifiuto assoluto, il rifiuto condizionale, il rifiuto probabile o ipotetico e il rifiuto femminile. Quest'ultimo tipo viene anche chiamato da alcuni studiosi rifiuto affermativo.
Riflessione. Processo mentale attraverso il quale raggiungiamo una visione più chiara del nostro rapporto con gli avvenimenti del passato e che ci mette in grado di evitare pericoli che non incontreremo mai più sul nostro cammino.
Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Riso. Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati. È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.
Risoluto. Chi si mostra ostinato in una direzione da noi approvata.
Rivoluzione. In campo politico viene così chiamato il brusco passaggio da una forma a un'altra di malgoverno.
Romanzo. Racconto gonfiato. Un genere di composizione che ha con la letteratura lo stesso rapporto delle vedute panoramiche nei confronti dell'arte.
Rugiada. Leggera traspirazione notturna della superficie terrestre inventata per nutrire i teneri mirtilli e i poeti sospirosi.
Rumore. Un puzzo che disturba l'orecchio ovvero una musica non addomesticata. È comunque il prodotto principale e il segno distintivo della nostra civiltà.
Sacerdote. Personaggio che si assume la gestione dei nostri affari spirituali come sistema per migliorare i suoi affari temporali.
Santo. Peccatore morto, riveduto e corretto.
Satira. Genere antiquato di composizione letteraria in cui vizi e follie dei nemici personali dell'autore venivano presentati con una tenerezza un po' lacunosa.
Scapolo. Un articolo che le donne, indecise sull'opportunità dell'acquisto, tengono ancora in prova.
Scappare. 1. Essere chiamato improvvisamente al capezzale di un parente moribondo e perdere il treno di ritorno. 2. Andarsene alla chetichella, di solito portando con sé proprietà altrui.
Scimmia. Animale arboreo che si trova a suo agio sugli alberi genealogici.
Scusarsi. Porre le premesse di future offese.
Seccatore. Persona che parla quando tu vorresti che ascoltasse.
Sentimento. Fratellastro malaticcio del pensiero.
Sfortuna. Il tipo di fortuna che non manca mai.
Società. Espediente ingegnoso per ottenere profitti individuali senza responsabilità personali.
Soddisfazione. Quella sensazione piacevole suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.
Solitudine. Condizione di chi ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso.
Speranza. Fusione tra avidità e aspettativa.
Stima. 1. Il grado di benevolo rispetto dovuto a chi è nelle condizioni di renderci un servigio e non ha ancora rifiutato. 2. Quel che si paga in cambio di un beneficio.
Storia. Resoconto per lo più falso di eventi per lo più irrilevanti provocati da sovrani per lo più mascalzoni e da soldati per lo più folli.
Strega. 1. Donna brutta e repellente in lega con il Diavolo a scopi malvagi. 2. Donna bella e attraente, che in malvagità distanzia il Diavolo di una buona lega.
Stupido. Membro della dinastia che impera e regna nella letteratura e nella vita. Gli Stupidi fecero la loro prima comparsa insieme ad Adamo e alla sua famiglia. Erano forti e in gran numero, e così hanno conquistato il mondo intero. Il segreto del loro potere sta nella loro insensibilità alle percosse. Se li solletichi con un randello, ti rispondono con un risolino beota.
Successo. 1. Fine della lotta e inizio della delusione. 2. L'unico peccato davvero imperdonabile commesso a danno dei propri amici.
Telefono. Infernale invenzione che elimina parte dei vantaggi inerenti alla saggia abitudine di tenere a distanza le persone sgradevoli.
Temerario. Dicesi di chi è stato sfortunato nell'esecuzione di un atto coraggioso.
Tomba. 1. Luogo in cui vengono deposti i morti in attesa dell'arrivo degli studenti in medicina. 2. La casa dell'Indifferenza.
Tradire. Ripagare per la fiducia accordata.
Uccidere. Creare un posto vacante senza creare un successore.
Umiliazione. Il comportamento più normale e opportuno di fronte a persona ricca e/o potente. Dicesi particolarmente di impiegato che si rivolge al datore di lavoro.
Un autore popolare è uno che scrive ciò che pensa la gente. Il genio la invita a pensare qualcosa di diverso.
Un conoscente è una persona che conosciamo abbastanza da ottenerne del denaro in prestito, ma non abbastanza da prestargliene.
Uomo. Un animale talmente preso dalla rapita contemplazione di ciò che pensa da perdere di vista quello che dovrebbe essere realmente.
Vanità. Tributo di uno stupido al merito del somaro che gli è più vicino.
Vecchiaia. È quel momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si può ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Vendicare. Nel linguaggio moderno, significa ottenere soddisfazione di un'offesa imbrogliando chi l'ha inflitta.
Venerazione. L'atteggiamento spirituale di un uomo verso Dio e di un cane verso un uomo.
Verità. Ingegnoso miscuglio di apparenze e utopia. La scoperta della Verità è l'unico scopo della filosofia, che a sua volta è la più antica forma di occupazione della mente umana, e ha ottime possibilità di sopravvivere incrementando la sua attività sino alla fine dei tempi.
Vigliacco. Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Vino. Succo d'uva fermentato che le signore della Lega Cristiana per la Temperanza chiamano a volte «liquore» e altre volte «rum». Le buone signore non sanno che il vino viene al secondo posto fra i doni più preziosi che Dio abbia fatto all'uomo.
Violino. Strumento per infastidire le orecchie umane con la frizione esercitata da una coda di cavallo sulle viscere di un gatto.
Vita. La salamoia spirituale che preserva il corpo dalla decadenza.
Volubilità. Reiterata sazietà di un affetto incostante.
Voto. Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese.
Zanzara. Il germe dell'insonnia, da distinguersi comunque dalla coscienza, che è il bacillo della stessa malattia.
Zelo. Malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.